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La
faida nel Pd Un lusso che non ci si può permettere Il
capo dello Stato, in occasione delle celebrazioni della festa della
Repubblica, ha augurato un’atmosfera più serena alla vita politica del paese
e l’auspicio è sicuramente indispensabile per affrontare i problemi ancora
drammatici che ci riguardano. La particolarità piuttosto inedita è che, se
l’atmosfera politica si è dimostrata ed ancora si mostra tale, turbolenta,
questo non dipende dallo scontro fra maggioranza ed opposizioni, finora
civilissimo, ma alla lotta furibonda sviluppatasi all’interno del solo
partito di maggioranza relativa. Non avevamo mai assistito alle accuse di un
presidente di Commissione parlamentare contro un governatore di una importante Regione di non poter essere nemmeno
candidato e come risposta, subire l’attacco virulento da parte dello stesso
partito che ha nominato il presidente di Commissione e candidato il
Governatore. I giusti desideri del Capo dello Stato confliggono con le
conseguenze di questa situazione che appare aggravarsi ulteriormente.
Intanto, perché il Governatore in questione ha querelato il presidente della
Commissione, poi, perché il governo deve decidere in merito alla sospensione
del Governatore la cui elezione, non risponde ai requisiti di legittimità
necessari ad assumere l’incarico. Fino a questo momento c’è stata solo la
pesante polemica svolta dallo stesso premier, che è anche segretario del
partito nei confronti del presidente della Commissione, tanto che il
presidente ha chiesto di venir risarcito. Prima
bisognerebbe capire chi governerà Roma, 3 Giugno 2015 |
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