La faida nel Pd

Un lusso che non ci si può permettere

Il capo dello Stato, in occasione delle celebrazioni della festa della Repubblica, ha augurato un’atmosfera più serena alla vita politica del paese e l’auspicio è sicuramente indispensabile per affrontare i problemi ancora drammatici che ci riguardano. La particolarità piuttosto inedita è che, se l’atmosfera politica si è dimostrata ed ancora si mostra tale, turbolenta, questo non dipende dallo scontro fra maggioranza ed opposizioni, finora civilissimo, ma alla lotta furibonda sviluppatasi all’interno del solo partito di maggioranza relativa. Non avevamo mai assistito alle accuse di un presidente di Commissione parlamentare contro un governatore di una importante Regione di non poter essere nemmeno candidato e come risposta, subire l’attacco virulento da parte dello stesso partito che ha nominato il presidente di Commissione e candidato il Governatore. I giusti desideri del Capo dello Stato confliggono con le conseguenze di questa situazione che appare aggravarsi ulteriormente. Intanto, perché il Governatore in questione ha querelato il presidente della Commissione, poi, perché il governo deve decidere in merito alla sospensione del Governatore la cui elezione, non risponde ai requisiti di legittimità necessari ad assumere l’incarico. Fino a questo momento c’è stata solo la pesante polemica svolta dallo stesso premier, che è anche segretario del partito nei confronti del presidente della Commissione, tanto che il presidente ha chiesto di venir risarcito. Prima bisognerebbe capire chi governerà la Campania e se è possibile, nelle attuali condizioni, istituire un governo della Regione. Il governo nazionale, una volta che il partito di maggioranza relativa ha candidato un condannato, dovrebbe avere per lo meno già studiato il percorso per dipanare la controversia. Al momento, non vediamo nemmeno un’idea a riguardo, ma solo, a leggere i titoli dei giornali, la prossima resa dei conti. Sia ben chiaro che il paese non può permettersi il lusso di assistere ancora a lungo ad una faida interna al partito di maggioranza relativa che coinvolge le istituzioni locali e nazionali. Si decida in tempi rapidi se ha ragione il Governatore eletto della Campania, o il presidente della Commissione Antimafia. Per rasserenare il clima, ammesso che la tempesta sia passata e non sia solo agli inizi, occorrerebbe che il governo faccia una scelta precisa, altrimenti il degrado a cui saremo esposti come Paese in breve diverrà insopportabile.

Roma, 3 Giugno 2015